Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

I beni strumentali sono i mezzi e gli strumenti che vengono utilizzati da imprese e professionisti per svolgere la propria attività, come ad esempio computer, macchinari, impianti, automezzi, ecc…

Il nostro ordinamento prevede anche per il 2022 un credito di imposta per incentivare gli acquisti di beni strumentali; vediamo quali sono le caratteristiche di questa agevolazione fiscale.

Tale credito di imposta può riguardare:

  1. I beni materiali e immateriali “ordinari” acquistati da professionisti e imprese;
  2. I beni materiali e immateriali così detti 4.0, facenti parte del “Piano nazionale industria 4.0” se acquistati da una impresa.

Chi può beneficiare di questo credito di imposta?

Possono beneficiare di queste agevolazioni i professionisti solo per i beni ordinari e le imprese per i beni ordinari e quelli 4.0. a prescindere dalla forma giuridica, dalla dimensione o il regime contabile adottato.

Occorre tuttavia rispettare la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed essere in regola con versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dei lavoratori.

Possono usufruire di tal agevolazione anche i contribuenti in regime forfettario.

A quanto ammonta l’agevolazione?

  1. Per quanto riguarda i beni ORDINARI acquistati nel 2022 la percentuale del credito di imposta per il 2022 è pari al 6% sia se beni materiali che immateriali. Dal 2023, salvo proroghe non si potrà più usufruire di questo credito di imposta.
  2. Per quanto riguarda i beni interconnessi 4.0 acquistati nel 2022 occorre distinguere tra:
  3. Materiali: la percentuale del credito di imposta ottenibile varia dal 10% al 40% della spesa sostenuta nel 2022 e dal 5 al 20% per le spese sostenute nel 2023, 2024 e 2025 in seguito alla proroga della Legge di Bilancio 2022;
  4. Immateriali: la percentuale del credito di imposta ottenibile è del 50% per gli acquisti effettuati nel 2022 (in seguito alla modifica apportata dal DL 50/2022 art. 21), del 20% nel 2023 e, in seguito alla proroga inserita nella Legge di Bilancio 2022, la percentuale sarà del 15% nel 2024 e del 10% nel 2025.

Risulta pertanto più conveniente procedere ad investire in beni strumentali nel 2022 perché:

  • Si può recuperare una parte maggiore della spesa sostenuta per i beni 4.0 grazie alle maggiori percentuali;
  • Si può ancora usufruire del credito di imposta per beni strumentali ordinari che andrà a scadere nel 2023.

Quali sono le caratteristiche dell’agevolazione?

Il credito di imposta non è tassato ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite F24 in 3 quote annuali di pari importo a partire dall’anno di acquisto per i beni ordinari e dall’anno di interconnessione per i beni “Industria 4.0”.

Quale documentazione serve per poter fruire del credito 4.0?

  1. Tutta la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento della spesa e la corretta indicazione dei costi agevolabili;
  2. Per i beni 4.0 (Allegato A e B Legge 232/2016) occorre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato. Se il bene è di valore complessivo inferiore a 300.000 euro tale obbligo può essere adempiuto anche tramite una dichiarazione del legale rappresentate della società.
  3. Infine, verrà prevista la necessità di fornire al MISE una comunicazione relativa ai Beni 4.0;
  4. La fattura di acquisto, che deve avere la corretta dicitura in fattura che deve riferirsi ai commi 1054-1058 dell’art. 1 della legge 178/2020.

Occorre precisare che la dicitura riferita ai commi 1054-1058 dell’art. 1 della Legge 178/2020 deve essere presente su tutta documentazione che attesta il sostenimento dell’acquisto del bene agevolabile e ciò comprende documenti quali i contratti di leasing e Documenti di trasporto (DDT).

Nel caso tali documenti ne fossero sprovvisti occorrerà provvedere all’integrazione manuale con l’annotazione dei riferimenti di norma e ciò andrà fatto entro la data in cui sono state avviate eventuali attività di controllo.

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