Decreto sostegni: contributi a fondo perduto

Contributo a fondo perduto del decreto sostegni

Il  Decreto Sostegni contributi a fondo perduto varia rispetto a quelli precedenti: da una parte elimina gli elementi discriminatori del Codice ATECO e delle “ZONE COLORATE” italiane a causa della pandemia ma dall’altra, proprio perché molto più generalizzato rischia di essere un ristoro abbondantemente insufficiente per la maggior parte delle imprese e dei professionisti italiani.

Inoltre, per la prima volta sono stati inseriti tra i possibili beneficiari anche i professionisti ordinistici (es. medici, avvocati ecc…).

Bisogna precisare che in sostanza ciò che verrà accreditato, in una unica soluzione, tramite questo contributo sarà un percentuale massima del 60% sulla perdita media MENSILE del fatturato tra l’anno 2019 e 2020.

Chi sono i beneficiari?

I beneficiari sono i titolari di partita IVA residenti o stabiliti in Italia, esercenti attività di impresa, arte e professione, compresi gli enti non commerciali e i soggetti che producono reddito agrario. Inoltre, occorre che questi soggetti stiano al di sotto della soglia massima di fatturato di 10 milioni di euro nell’anno 2019. Tale limite è applicabile anche al reddito agrario eventualmente maturato nel 2019.

Il contributo verrà in ogni caso erogato anche ai soggetti che hanno attivato la partita iva a partire dal 1° gennaio 2019.

Vi sono tuttavia casi per i quali il Contributo non viene riconosciuto, ovvero:

  • Soggetti che hanno cessato partita IVA alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni;
  • Soggetti che hanno aperto partita IVA dopo la data di entrata in vigore del decreto Sostegni;
  • Enti pubblici ex art. 74 TUIR;
  • Intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’art. 162-bis del TUIR.

Come si calcola il contributo?

Anche in questo caso il contributo verrà elargito solo alle imprese e ai professionisti che hanno subito un calo di fatturato tra l’anno 2019 e 2020.

Il calo si avrà se l’ammontare medio mensile del fatturato 2020 è inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del 2019.

Il contributo si determina applicando una percentuale alla differenza tra il fatturato medio mensile del 2019 e il fatturato medio mensile del 2020. La percentuale varia a seconda del volume dei ricavi del 2019.

Le fasce di Ricavi (2019) che determina la % di contributo sono le seguenti:

60% per ricavi fino a 100mila euro

50% per ricavi da 100mila euro e fino a 400mila euro

40% per ricavi da 400mila euro e fino a 1 milione di euro

30% per ricavi da 1 milione di euro e fino a 5 milioni

20% per ricavi da 5 milioni e fino a 10 milioni (soglia massima)

Il contributo in ogni caso verrà corrisposto nella misura minima di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per le persone giuridiche.

Il contributo non può in ogni caso superare l’importo di euro 150.000.

Il contributo, a scelta irrevocabile dell’impresa o del professionista può essere erogato anche nella forma di un CREDITO DI IMPOSTA di pari importo.

Come si richiede?

Decreto sostegni contributi a fondo perduto, potrà essere richiesto tramite una apposita procedura telematica che verrà regolamentata da un provvedimento dell’Agenzia Entrate e l’istanza (redatta nella forma di AUTOCERTIFICAZIONE) dovrà essere presentata entro 60 giorni dalla data di apertura del canale telematico relativo. L’istanza può essere presentata direttamente dal contribuente o tramite intermediario abilitato in possesso della delega al CASSETTO FISCALE per il contribuente.

Ad oggi non è ancora nota la data di avvio della procedura telematica per la richiesta del contributo a fondo perduto e per i relativi pagamenti.

Contattaci per ricevere maggiori informazioni e chiarimenti sul nuovo decreto sostegni, faremo inoltre un’ attenta analisi della tua situazione aziendale e imprenditoriale.

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