Contributi a fondo perduto nel Decreto Sostegni-Bis

Nuovi contributi a fondo perduto nel Decreto Sostegni-Bis

Circolano già le prime bozze che introducono un nuovo contributo a fondo perduto, con l’intento di aiutare nuovamente le attività maggiormente colpite dalla crisi causata dalla Pandemia COVID-19.

Al momento si parla ancora di previsioni in quanto il testo definitivo del Decreto Sostegni-bis non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L’unica cosa certa è che arriveranno nuovi aiuti per la liquidità aziendale delle “Partite IVA”.

I nuovi contributi saranno due e occorrerà distinguere i soggetti che hanno già beneficiato del primo Contributo a Fondo Perduto del 2021, introdotto dal Decreto Sostegni (DL 41/2021), da quelli che per vari motivi non ne abbiano usufruito o che comunque non siano riusciti a ricevere il tanto agognato bonifico o credito di imposta.

Contributo a Fondo perduto basato sul fatturato

I soggetti che hanno già ricevuto il contributo a Fondo Perduto del decreto Sostegni, tramite uno snellimento della procedura e senza la necessità di dover presentare nessun’altra istanza, si vedranno accreditare automaticamente una somma pari al 100% del contributo a fondo perduto già ricevuto.

Ovviamente è necessario che il contributo ricevuto sulla base del Decreto Sostegni non sia stato percepito indebitamente o restituito. Il nuovo contributo verrà erogato con le stesse modalità di quello precedente a seconda della scelta fatta tra accredito diretto in conto corrente o credito di imposta.

I soggetti che non hanno ricevuto il Contributo del Decreto Sostegni 1, al fine di ricevere quello nuovo, dovranno invece presentare una nuova istanza ed effettuare un nuovo calcolo per determinare il calo di fatturato rapportato a mesi diversi. Si dovrà confrontare l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 con quello del periodo precedente che va dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Il primo deve essere inferiore di almeno il 30% rispetto al secondo.

I soggetti che riceveranno in automatico il contributo avranno la possibilità di fare il calcolo e di ricevere, in caso di contributo maggiore, la differenza spettante.

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I contributi a fondo perduto non sono  l’unico strumento che ti permette di ricevere un importante aiuto. In questo periodo ed in concomitanza con l’uscita del nuovo Codice della Crisi di Impresa, è importante lavorare sulla pianificazione fiscale e sul controllo di gestione. Contattaci, ti spiegheremo come risparmiare sulle tasse.

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Contributi a fondo perduto basato sui profitti e successivo alla dichiarazione dei redditi

Dopo che tutti i soggetti avranno presentato la dichiarazione dei redditi è prevista l’erogazione di un secondo contributo a fondo perduto che terrà conto del “fatturato netto” e delle spese avute nello svolgimento della propria attività.  Resta ancora da capire se i riferimenti saranno la dichiarazione dei redditi o il Bilancio di esercizio.

Se vengono mantenuti gli stessi parametri i contributi non potranno essere superiori ai 150.000 euro, inferiori ai 1.000 euro per le persone fisiche e ai 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Questi nuovi contributi a fondo perduto rischiano però di essere ancora più complicati di quelli precedenti, mantenendo alla base le stesse caratteristiche e quindi gli stessi problemi: vedremo in seguito all’entrata in vigore del Decreto Sostegni-Bis cosa sarà cambiato.

Possiamo valutare insieme se hai la possibilità per accedere a questi contributi e, nello sfortunato caso tu non possa beneficiare di tali agevolazioni, non disperarti e segui il nostro blog: troverai interessanti suggerimenti su come ottenere un risparmio fiscale e su come migliorare la tua liquidità aziendale.

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In sede di Conversione del Decreto Sostegni 1, dovrebbe essere introdotto un ulteriore contributo a fondo perduto per le imprese che hanno attivato la partita Iva nell’anno 2018, ma che hanno effettivamente iniziato l’attività nel successivo anno 2019 e che erano rimaste escluse dai precedenti aiuti. In questo caso i controlli andranno fatti anche con la Camera di Commercio. Nei prossimi giorni ne sapremo sicuramente di più, pertanto, segui il nostro blog per restare sempre aggiornato.

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