Decreto sostegni Convertito in legge: le principali novità

Le principali novità del decreto sostegni convertito in legge

In attesa della Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni BIS e delle nuove forme di aiuti alle imprese e professionisti che verranno introdotte, il Decreto Sostegni 1 (DL 41/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno 22 marzo 2021) conclude il suo iter legislativo della sua conversione mediante la Legge n. 69 del 21 maggio 2021.

Come accaduto per i precedenti Decreti Covid-19, ormai facenti parte del nostro ordinamento da inizio 2020, anche il Decreto Sostegni 1 ha visto una conversione in Legge travagliata caratterizzata da vari emendamenti e dall’introduzione di nuove misure legislative.

Alcune misure finalizzate al supporto delle aziende in crisi di liquidità sono state mantenute e altre invece non sono state approvate.

Le nuove misure introdotte dalla Conversione in Legge del Decreto Ristori 1 (DL41/2021) potremmo definirle come “soluzioni momentanee” o “SOS” immediati. Vista l’esiguità di molti dei contributi erogati dallo Stato difficilmente questi potranno risollevare pienamente la situazione economia, finanziaria e di liquidità delle attività maggiormente colpite dalla crisi. Requisiti stringenti hanno escluso, anche ingiustamente, molte attività: la soluzione migliore sarebbe quella di formulare strategie correttive di lungo periodo.

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Contributo a Fondo Perduto per le “Start Up”

Sicuramente la novità più interessante: si tratta di un contributo a fondo perduto di importo massimo di 1.000 euro per le società che hanno aperto la partita IVA tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018 ma che hanno iniziato concretamente l’attività a partire dal 1° gennaio 2019. Ciò verrà verificato dalle risultanze del Registro delle Imprese tenuto presso le varie Camere di Commercio.

I potenziali beneficiari devono comunque essere soggetti che erano stati esclusi dal precedente contributo a fondo perduto introdotto dall’articolo 1 del medesimo Decreto Sostegni 1, in quanto non in possesso del requisito del calo del fatturato medio 2019-2020 di almeno il 30%.

Occorre inoltre aver mantenuta la partita iva aperta fino al 23 marzo 2021 e una soglia di ricavi e compensi inferiore ai 10 milioni di euro nel 2019.

Le modalità per richiedere tale contributo verranno determinate successivamente da un Decreto Ministeriale, per il quale non è stato previsto un termine ultimo di emanazione e, pertanto, ti suggeriamo di tenerti aggiornato seguendo il nostro Blog e i nostri canali social per gli ulteriori sviluppi.

Canone RAI

Le Strutture ricettive, le strutture di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico si vedranno esonerare il pagamento del Canone RAI per l’anno 2021. In caso di canone già pagato spetterà loro un credito di imposta di pari importo.

Esenzione prima rata IMU

Viene introdotta l’esenzione della prima rata IMU 2021 per i soggetti passivi, proprietari degli immobili, che siano anche gestori dell’attività esercitata nel medesimo immobile e che possiedono i seguenti requisiti:

  1. Essere esercenti attività di impresa, arte o professione o produttori di reddito agrario;
  2. Ricavi o compensi nel 2019 non superiori a 10 milioni di euro;
  3. Partita IVA attiva al 23 marzo 2021, giorno di entrata in vigore del Decreto Sostegni 1 (DL 41/2021);
  4. Riduzione di almeno il 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 rispetto allo stesso ammontare del 2019.

Per analogia tale agevolazione spetta a prescindere dal calo di fatturato anche ai soggetti che hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019. I requisiti sono gli stessi che erano stati previsti per il Contributo a Fondo perduto del medesimo decreto (si veda https://www.csiestense.com/contributo-a-fondo-perduto-del-decreto-sostegni/

Ogni qualvolta esce un nuovo Decreto o viene convertito in Legge le novità sono molte e spesso di difficile interpretazione. Mai come ora una attenta pianificazione affiancata ad un continuo aggiornamento e controllo costante possono fare la differenza. Inoltre, questi aiuti sono per molti ma non per tutti: ci sono altre soluzioni per uscire da una crisi di liquidità o per ottenere un risparmio fiscale.

Molto spesso basta pianificare qualche strategia correttiva per migliorare la situazione, anche se già buona: ricorda “tutto è perfettibile”.

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