Nuovo Decreto Riaperture pubblicato in Gazzetta Ufficiale, cosa cambia dal 26 aprile?

Decreto Riaperture pubblicato in Gazzetta Ufficiale, cosa cambia dal 26 aprile?

Il 22 aprile 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 52, detto anche nuovo Decreto Riaperture, il quale, ha introdotto importanti novità per le attività commerciali e finalmente si cominciano a vedere i primi segnali di graduali riaperture. [Link https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/04/22/21G00064/sg].

Successivamente questo il nuovo decreto riaperture è stato accompagnato da una Circolare esplicativa del Viminale del 24 aprile che ha cercato di fornire maggiore chiarezza in merito ad alcuni punti che non erano stati sufficientemente chiariti nel decreto stesso. [Link https://www.interno.gov.it/it/amministrazione-trasparente/disposizioni-generali/atti-generali/atti-amministrativi-generali/circolari/circolare-24-aprile-2021-dl-522021-misure-urgenti-graduale-ripresa-attivita-economiche-e-sociali-nel-rispetto-esigenze-contenimento-diffusione-epidemia ]

Le nuove regole si applicheranno dal 26 aprile e si affiancano alla reintroduzione delle “Zone Gialle” per le regioni e alla proroga dello stato d’emergenza da pandemia COVID-19 al 31 luglio.

SERVIZI DI RISTORAZIONE

Partiamo dalle attività economiche più colpite da questa pandemia, ovvero i bar e i ristoranti che possono finalmente ricominciare a lavorare con maggior frequenza.

Le novità riguardano le regioni in zona gialla: dal 26 aprile sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti previsti per gli spostamenti, ovvero nel rispetto del coprifuoco ancora presente per le ore 22.00. Per i ristoranti l’asporto è possibile fino alle ore 22.00 nel rispetto del coprifuoco.

Le regole previste nei locali per il distanziamento prevedono almeno un metro tra i tavoli e al massimo 4 persone per tavolo a meno che non siano conviventi.

Per i bar cambia molto poco, in quanto non è consentito comunque il servizio al banco all’interno del locale ma è possibile esclusivamente il servizio al tavolo, anche in questo caso solo all’aperto. Per i bar l’asporto è possibile solo fino alle ore 18.00.

In generale non è possibile, secondo questo nuovo decreto riaperture, come detto, consumare cibi all’interno di bar e ristoranti: all’interno sarà possibile solo acquistare i prodotti da asporto o procedere al pagamento del conto (resta comunque consigliato il pagamento mediante pos all’esterno). In ogni caso quando ci si alza dal tavolo vige l’obbligo di utilizzo della mascherina.

Non è possibile consumare cibo in piedi all’aperto e non sono permessi assembramenti e consumo in prossimità dei locali.

Nelle zone arancioni e rosse bar e ristoranti possono effettuare solo l’asporto di cibi e bevande, fino alle 18 i bar e fino alle 22 i ristoranti.

Resta sempre consentita la consegna a domicilio di cibi e bevande.

Il coprifuoco previsto per le ore 22.00 vale per i clienti ma non per il personale dei ristoranti che potrà tornare a casa anche dopo le ore 22.00 per “motivi di lavoro”.

Per poter tornare a mangiare seduti ai tavoli al chiuso e solo a pranzo occorrerà aspettare il 1° giugno 2021 e sarà possibile solo nelle zone gialle.

Restano consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire il contagio.

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Negli alberghi e nelle strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti, resta consentita la ristorazione.

PISCINE E PALESTRE

Anche in questo caso le novità relative alle riaperture seguono la reintroduzione delle zone gialle.

Dal 15 maggio riapriranno le piscine all’aperto e dal 1 giugno riapriranno le palestre sempre nel rispetto dei protocolli che verranno definiti allo scopo di contenere la pandemia.

MUSEI, CINEMA E SPETTACOLI

Dal 26 aprile sempre in zona gialla riaprono i musei e nel fine settimana la riapertura è prevista solo su prenotazione online o telefonica.

Per quanto riguarda i locali come i cinema, i teatri e le sale da concerto secondo il nuovo decreto riaperture, potranno riaprire dal 26 aprile solo in zona gialla purché i posti siano a sedere e preassegnati: capienza massima ridotta del 50% od occorre garantire il distanziamento di almeno un metro tra gli spettatori non conviventi e anche tra il personale. In ogni caso gli spettatori non possono essere superiori ai 1000 negli spettacoli all’aperto e a 500 in quelli in luoghi chiusi.

Restano sospese le attività delle sale da ballo e discoteche.

ALTRE RIAPERTURE

Dal 15 giugno, in zona gialla sarà possibile svolgere fiere in presenza mentre dal 1 luglio e sempre comunque in zona gialla saranno consentiti convegni e congressi e riapriranno centri termali e parchi tematici. Il tutto ovviamente nel rispetto dei protocolli per l’arginamento del virus.

SPOSTAMENTI

Infine, qualche cenno sulle novità relative agli spostamenti: dal 26 aprile sarà possibile spostarsi liberamente tra le regioni gialle e bianche mentre per gli spostamenti tra regioni che siano arancioni o rosse è stata introdotta la così detta “Certificazione Verde” che attesti l’avvenuta vaccinazione, l’avvenuta guarigione dal COVID-19 o l’effettuazione del test antigenico rapido o molecolare.

Per maggiori informazioni si vedano le FAQ del Governo, in aggiornamento, al seguente Link https://www.governo.it/it/articolo/domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/15638?gclid=Cj0KCQjwyZmEBhCpARIsALIzmnIMMrdkjFY7XbjzNT_B_sWv2DvYKitkoPPF-yTTXHBhZqIgsJemnyEaAvLvEALw_wcB

Ci teniamo infine ad esprimere un nostro pensiero, per dire che queste nuove misure saranno efficaci fino al punto che noi le rispetteremo. Il Governo ha parlato di rischio calcolato e noi, in quanto cittadini ne siamo i primi responsabili. Il pericolo che queste aperture vengano interpretate come un “Liberi Tutti” è concreto e porterebbe ad un danno incalcolabile. Cerchiamo di rispettare tutti le regole e solo in questo modo eviteremo di fare passi indietro che porterebbero a compromettere in modo definitivo la salute economica di molte attività. Insieme e nel rispetto delle regole supereremo questo periodo e presto torneremo alla normalità.

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